domenica 24 aprile 2011

devo rifarlo almeno un'altra volta

forse io sono una “mosca bianca”, ho avuto senz’altro una gran fortuna… ma il mio parto è stato straordinariamente bello… il dolore delle contrazioni per me è stato sopportabilissimo, nonostante non riuscissi a non urlare continuavo a precisare alle ostetriche e a mio marito che il mio “volume” non era proporzionale al dolore, ma solo il mio modo di spingere… sentire nascere Sofia è stato meraviglioso, a me è sembrato che per alcuni istanti fosse venuta meno la forza di gravità… quando ho sentito il suo corpicino scivolare giù mi è sembrato di decollare con il corpo… una sensazione difficile da spiegare a parole ma… personalmente la conservo come l’esperienza fisica più bella e perfetta della mia vita; mai e poi mai avrei voluto rinunciarci, e sono ben felice di non aver avuto alcuna anestesia e di aver potuto sentire l’orgoglio e la “potenza” di dare alla luce la mia bambina… son uscita dalla sala parto dicendo “ma io devo rifarlo ALMENO UN’ALTRA VOLTA nella mia vita…”… So di esser stata veramente fortunata…

venerdì 15 aprile 2011

fantastica esperienza

Finalmente vi racconto il mio parto! (travaglio + cesareo d'urgenza)

Finalmente mi sento pronta per rivivere con voi la mia fantastica esperienza. Anche se ho avuto un cesareo d'urgenza la reputo molto positiva (leggete voi che avete paura del parto!).
Io sono sempre stata molto fifona e ho una soglia del dolore bassissima per cui se ce l'ho fatta io e ho un bel ricordo tutte potete farcela! Già sabato 12 ho iniziato ad avere il sentore che qualcosa nel mio corpo stava cambiando per non gli ho dato molto peso. Ormai pensavo che Andrea sarebbe nato dopo l'induzione. Domenica 13 mi sveglio tranquilla, vado in bagno e..... sorpresa!!!! Mi accorgo che inizio a perdere il tappo mucoso! Ero felicissima! Sentivo che di lì a pochi giorni avrei stretto tra le mie braccia il mio piccolino ma soprattutto che non avrei dovuto aspettare il 18 per essere ricoverata. Sapevo che nel giro di 24 - 48 ore il travaglio sarebbe iniziato (ormai ero a 41 settimane tonde!).
Sentivo che il mio corpo si stava modificando.

giovedì 7 aprile 2011

le comiche

Quel che rende particolare il racconto del mio parto è il registro pesantemente comico, che mette in secondo piano tutti gli altri (l’emozione, la commozione, l’ansia, quella punta di suspance che non ci si risparmia mai in occasioni come questa). Ma non è una scelta stilistica dissacrante, nossignore. E’ stata proprio un’esperienza con quel tanto di surreale che ci ha strappato delle risate fin da subito.

Un po’ giocava l’atteggiamento del futuro padre. Curdo e poco incline alle sdolcinatezze, ai palpiti, ai sospiri. Non si sentiva esistenzialmente scosso dal fatto di diventare padre, non si preparava a una rigenerazione spirituale. In una famiglia come la sua le nascite sono eventi stagionali, come lo spuntare delle foglie a primavera. Nizam aveva pertanto deciso di non assistere neanche al parto, sentendosi in diritto di ricevere un prodotto finito. Si sentiva tronfio e sicuro: non aveva neanche fatto le analisi previste per entrare in sala parto. Trascurava, povero ingenuo, un fattore decisivo: le mie sorelle. Ma ci arriveremo.

mercoledì 6 aprile 2011

è finito tutto bene

Il mio parto? Gravidanza meravigliosa, non una nausea, non un disturbo. Una minaccia d’aborto al classico passaggio dal secondo al terzo mese, ovviamente in concomitanza con un concorso, risolta con tre settimane a casa. Da lì passeggiate nei boschi col cane di due ore e mezza ogni giorno, forma smagliante (che per me che soffro di problemi metabolici è stata davvero una cosa indescrivibile), preso in tutto 7kg (e dopo il parto stavo sotto di 11!!). Bimba con crescita perfetta, eccetera. 40 settimane, niente. 41 settimane, niente. Ma niente di niente, eh. Durante i monitoraggi mi emozionavo per le contrazioni delle altre….
A 41+2 il ginecologo mi dice che il giorno dopo mi ricoveravano d’ufficio, prassi dell’ospedale, la placenta è “matura” (cioè non invecchiata ma ci manca poco). Il giorno dopo, 41+3, prima delle 8 di mattina, vado in ospedale per fare l’induzione. Ospedale strapieno, aspettiamo qualche dimissione per darti un letto. Alle 10 mi mettono su una barella fuori da una stanza, mi raccomandano di non scendere dalla barella che al pronto soccorso c’è la fila… Alle 11.30 mi danno il letto, ma è troppo tardi per fare l’induzione, ti teniamo in osservazione e casomai domattina induciamo (ma come, non c’era la fila?).

domenica 3 aprile 2011

ho partorito in Perù

Mi chiamo Kirsten, sono americana e mio marito Holger è tedesco. Ho partorito Rebecca in Belgio nell'aprile 1999, Henry ad agosto del 2000 e Isabel ad agosto del 2002. Quando nel novembre 2003 ho scoperto di essere di nuovo incinta, non è stato nè uno shock nè una sorpresa.

Il fatto che ci fossim trasferiti da Brussels a Lima non mi sconvolgeva per niente. Dopo aver vissuto un anno nella capitale del Perù, ero sicura del livello delle cure e delle strutture mediche del posto. Ero anche contenta di evitarmi il giro di mezzo mondo dopo il parto per far visitare gli States al nascituro, cosa che avevo fatto con il terzo bambino. E l'aver vissuto di recente 3 gravidanze senza complicazioni, seguite da 3 parti relativamente facili, mi rendeva estremamente fiduciosa nelle le mie abilità nel dare alla luce!